QVC e HSN, la vecchia Home Shopping Europe, da anni vendono prodotti di marchi più o meno noti in televisione.
Durante il Covid-19, la vendita al dettaglio si è spostata sulle piattaforme online, proprio utilizzando il video.
Il salto è stato repentino e a dare via a questa “nuova era” della vendita è stata la Cina, paese che per primo che ha adottato lo streaming live di vendita, per compensare il calo dei fatturati nei negozi.
Colossi come Alibaba, JD.com e Pinduoduo, hanno moltiplicato le attività di presentazione e vendita prodotti online, per ristabilire il contatto con i consumatori, reintroducendo l’esperienza d’acquisto attraverso video e interattività mixati all’interno dei live streaming.
WeChat, il colosso della messaggistia cinese, tanto per fare riferimento ad un altro big della comunicazine online, ha ospitato un intero festival di shopping in streaming.
Il fenomeno è ormai così dilagante, che in Cina stanno nascedo delle vere e proprie scuole di formazione dedicate al live streaming.
Ma qual’è l’effetto leva che rende lo streaming, uno strumento così efficace per la vendita?
Innanziutto bisogna premettere che una live di vendita, ha un vantaggio che nessun altro strumento di comunicazione possiede.
Crea un collegamento diretto e interattivo con il consumatore, soddifando tutte le sue curiosità e creando nel contempo empatia e vicinanza anche in assenza dell’esperienza nel negozio fisico.
I consumatori acquistano da aziende che conoscono e di cui si fidano, per cui lo streaming ha permesso a tutti i marchi l’immediata creazione di un proprio canale di comunicazione esclusivo per veicolare in un solo unico flusso audiovideo:
A) Incremento della Brand Awareness
B) Introduzione dello Storytelling
C) Presenza interattiva di Influencer e Testimonial
D) Autorevolezza. Grazie all’intervento degli esperti per rispondere alle domande dei clienti.
Il driver di questo cambiamento, inevitabilmente come accade da diversi anni a questa parte è stato l’universo Cinese, ma l’impatto su tutto i resto del globo è stato potente, al punto che anche negli States e di riflesso in Europa, parecchi Brand si sono mossi per dar vita alle proprie Live.
In Francia Fnac Darty ha organizzato con Microsoft il suo primo live streaming per presentare la nuova Xbox. L’evento si è svolto su Twitch, oltre che sui siti del marchio francese. Il risultato è stato estremamente positivo, grazie anche al replay della presentazione che ha generato ben oltre le 12.000 visualizzazioni.
In parallelo, aziende come Tommy Hilfiger o Levi Strauss, hanno iniziato a stabilire un contatto con la proprià tribù; raccontandosi, creando degli eventi strutturati, con una vera e propria regia e un contenuto studiato ad hoc.
Anche l’italia ha avuto le sue Case History di successo, tra cui quella di Xerjoff che abbiamo seguito dal punto di vista tecnico ed operativo presso il suo showroom a Torino.
Xerjoff ha sviluppato la propria live, creando valore attorno al marchio ai suoi contenuti legati al mondo dei profumi grazie alla capacità di catturare attenzione anche attraverso una guest internazionale assoluta.
Già lo streaming di vendita, sempre più assume i contorni di uno show, di un vero e proprio contenuto Premium da dispensare alla propria audience.
Troppo spesso si è pensato allo streaming come ad un evento meramente per addetti ai lavori (formativo e aziendale), oltretutto connotato da diversi impedimenti tecnici. Questo però era il passato, il presente permette di creare un canale di vendita performante e all’ineato al concetto di multicanalità con una flessibilità unica!
L’unica criticità, come per la gran parte dei nuovi trend è quello di cominciare senza essere consigliati da chi questo settore lo conosce, incappando quindi in una serie di errori, spesso banali, in grado di impedire la costruzione di una catena del valore in grado di arrivare in breve tempo al cuore del proprio target.
Le strategie per avere successo, sono davvero tante, anche perchè di fatto questo è un vero “Oceano Blu” a livello di potenzialità sul fronte marketing e comunicazione.
Che dire d’altro se non...this is the time.